
Con il boom del Welfare Aziendale, sempre più diffuso in Italia grazie alla vasta offerta e ai vantaggi fiscali, questo pilastro della retribuzione riguarda ormai milioni di dipendenti. Scopriamo come funziona!
Il Welfare Aziendale è l'insieme di tutte le iniziative, i benefit e i piani messi in atto dal datore di lavoro per migliorare la qualità lavorativa e di vita del dipendente.
Più specificamente, un piano di Welfare Aziendale può anche prevedere l’erogazione di un credito Welfare, che il dipendente può decidere di spendere nelle numerose possibilità offerte dalle piattaforme specializzate.
Un numero crescente di aziende decide di attivare un piano di Welfare per i notevoli vantaggi che offre. Ma come viene finanziato?
La quota di Welfare Aziendale erogata al dipendente è finanziata direttamente dal datore di lavoro. L’importo può essere messo a disposizione dei lavoratori attraverso una piattaforma di Welfare; la somma non subisce trattenute per i dipendenti (il lordo è uguale al netto). Contemporaneamente sulla quota welfare erogata l’azienda non paga contributi (il lordo è uguale al costo) e inoltre l’azienda può contare sulla totale deducibilità dal reddito di impresa ai fini IRES.
La quota di Welfare Aziendale può avere un importo variabile:
La quota di Welfare Aziendale può essere spesa attraverso una piattaforma di un provider di Welfare Aziendale.
In quanto Welfare l’importo gestito sulla piattaforma non è soggetto a tassazione nè contribuzione e può essere speso dal dipendente per l’acquisto di servizi, buoni o gift card, e rimborsi per determinati tipi di spese.
Questi acquisti vengono effettuati attraverso l’utilizzo di una piattaforma specializzata, che varia a seconda del provider di Welfare Aziendale scelto.
Con il crescente interesse e diffusione del Welfare Aziendale, è importante che sia i datori di lavoro sia i dipendenti ne comprendano appieno i benefici: questo consentirà loro di sfruttare al meglio le opportunità offerte e di ottimizzarne il valore.