
Il Welfare Aziendale è uno strumento messo a disposizione da un numero sempre maggiore di aziende per supportare il potere d’acquisto dei propri dipendenti.
Può essere erogato dalle imprese in diversi periodi dell’anno, a seconda del tipo di piano welfare scelto e della relativa fonte di finanziamento: possono esserci piani welfare finanziati da CCNL che prevedono quote fisse obbligatorie annue, oppure piani che nascono dalla conversione del Premio di Risultato (o Premio di produttività) in welfare aziendale. O ancora, piani welfare che nascono dalla scelta unilaterale dell'imprenditore: è il caso dei tantissimi premi natalizi che le aziende erogano in welfare.
Un'altra formula molto apprezzata: da cosa dipende il momento scelto per l’erogazione? Dipende dalle diverse fonti di finanziamento del Welfare, che vedremo di seguito.
Le erogazioni in welfare si possono dividere in due macrocategorie : quelle legate al Welfare obbligatorio e quelle legate al Welfare volontario. Questa distinzione è importante perché, a seconda della loro natura, cambia il trattamento fiscale riservato all’azienda.
Nel caso di Welfare obbligatorio la deducibilità dal reddito d’impresa ai fini IRES è totale. Per le erogazioni fatte a titolo volontario, invece, la deducibilità non è totale, ma è pari al 5x1000 delle spese per le prestazioni di lavoro dipendente. In entrambi i casi, le prestazioni di Welfare non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Le fonti di finanziamento del Welfare sono quattro, due delle quali sono riconducibili al Welfare obbligatorio:
Nell’ambito delle iniziative riconducibili al Welfare volontario troviamo invece:
Gli importi di Welfare Aziendale possono essere erogati nel corso dell’anno senza particolari limitazioni normative. Per le quote previste obbligatoriamente dai CCNL, ciascun contratto collettivo specifica i momenti dell’anno entro cui il credito deve essere erogato e il termine ultimo entro cui deve essere speso sulle piattaforme.
L’esempio più eclatante in Italia è quello del CCNL Metalmeccanica, applicato a circa un milione e seicentomila dipendenti: ogni anno, al 1° giugno, deve essere erogata a ciascun lavoratore la quota Welfare obbligatoria pari ad € 200,00.
Per quanto riguarda invece le altre forme di finanziamento, la quota è erogata a discrezione del datore di lavoro.