Spendere il credito Welfare: alcuni esempi

Il Welfare Aziendale in Italia è un concetto che abbraccia una visione del mondo del lavoro molto ampia: include al suo interno filosofie di people management che hanno radici decennali, ma allo stesso tempo si concretizza, nella stragrande maggioranza dei casi, nel ricorso a piattaforme di Welfare Aziendale dedicate.

Cosa sono? Si tratta di portali online sui quali viene caricato l’importo corrispondente a quello erogato dal datore di lavoro nei confronti del dipendente.

Su queste piattaforme è possibile scegliere tra un paniere specifico di beni e servizi normato dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, acquistabili con il proprio credito Welfare messo a disposizione dall’azienda.

A seconda della fonte di finanziamento del proprio credito Welfare è possibile acquistare svariati tipi di prodotti.

Alcuni esempi

Il credito Welfare è spendibile in svariati modi, che si rispecchiano nelle categorie in cui la nostra piattaforma è suddivisa:

  • in servizi, come in abbonamenti a palestre, viaggi , corsi di aggiornamento, abbonamenti a riviste, sedute di fisioterapia, ingressi in spa e molto altro;
  • in buoni per la spesa quotidiana o per la benzina e gift-card per e-commerce, grandi firme, libri e voli aerei;
  • in rimborsi, come in rimborsi per spese scolastiche, di trasporto pubblico e assistenza ad anziani o non autosufficienti;
  • in servizi alla salute come assicurazioni sanitarie integrative e in fondi pensionistici complementari.

Non vi sono limiti di spesa, tranne nel caso della sezione dei buoni e delle gift card: questo tipo di acquisti infatti è soggetto ad una soglia massima di 258,23 euro, sancita dall’articolo 51, comma 3 contenuto nel TUIR.

Chi può godere del credito Welfare?

Il credito Welfare può essere di beneficio non solo al dipendente che lo ha ricevuto direttamente: secondo quanto sancito nell’articolo 51 del TUIR, anche alcuni parenti di questo possono goderne.

Chi sono i familiari che possono godere di questo benefit?

Non sono né necessariamente conviventi, né necessariamente a carico!

  • Coniuge (non legalmente separato) e partner di unione civile
  • Figli (naturali, riconosciuti, affidati, adottati, affiliati)
  • Genitori o ascendenti

È infatti possibile, ad esempio, richiedere rimborsi per spese di tipo scolastico compiute per i propri figli, oppure di tipo assistenziali, fatte a sostegno di genitori o suoceri anziani.